IL FESTIVAL


Filosofarti è il festival di filosofia della provincia di Varese. La sua sfida è quella di permettere a tutti, dal bambino all'adulto, dall'esperto al semplice curioso, di confrontarsi con la riflessione filosofica e di farlo attraverso modalità interattive e innovative senza snaturare la complessità della teoresi.

La specificità del festival sta nel coniugare la riflessione filosofica con le arti: dal teatro al cinema, dalla musica alla danza, dalla scrittura alle arti figurative. Il festival propone ogni anno un tema differente, il quale si sviluppa coniugando le aspirazioni singolari alla bellezza e alla verità, alla proposta di una ricerca capace di invitare a riprendersi il proprio tempo, ovvero quello più dilatato della riflessione e della contemplazione.

Il programma è pensato in modo da coinvolgere fasce di età e di interesse differenti, attraverso forme che alternano lezioni magistrali di grandi autori a esperienze laboratoriali o didattiche. A ciò si aggiungono concerti, incontri con gli autori, mostre d'arte, cineforum e rappresentazioni teatrali.

Nel corso degli anni hanno partecipato al festival nomi illustri come: Marc Augè, Massimo Cacciari, Umberto Galimberti, Philippe Daverio, Piergiorgio Odifreddi, Carlo Sini, Umberto Curi, Eugenio Borgna, Enrico Berti, Gianrico Carofiglio, Stefano Zecchi, Moni Ovadia, Maurizio Ferraris, Carlo Cottarelli, Vito Mancuso, Franco Cardini, Luca Mercalli, Paolo Crepet, Massimo Fini, Gad Lerner, Andrea Moro, Noam Chomsky,Salvatore Natoli.

L'iniziativa si avvale di patrocini illustri (tra gli altri: Regione Lombardia e Miur) ed ha inoltre ottenuto il patrocinio della Città Metropolitana di Milano e l'alto patrocinio della Presidenza della Repubblica.

VISIBILE | INVISIBILE


Il mondo dell'arte, della cultura e dello spettacolo ha subito in questi anni un duro colpo, ma allo stesso tempo è emersa con forza l'identità e il potenziale che questo universo ha da offrire: ha infatti preso forma la consapevolezza del ruolo che l'arte e la cultura rivestono nella collettività. In questo scenario Filosofarti, pure fra mille difficoltà, sente il dovere di riproporsi, come ogni anno, alla luce della vocazione che guida un volontariato culturale proteso verso un umanesimo integrale. Si intende infatti continuare ad offrire cultura al territorio perché non si venga sopraffatti dal momento presente, facendolo anche attraverso modalità che sono compatibili con l'emergenza sanitaria proprio per non vanificare un 'tempo' che, ora più che mai, ci viene restituito per un uso proficuo e per un arricchimento interiore.

Del resto, la tensione verso la bellezza e la verità da sempre costituisce lo sfondo del progetto di Filosofarti, festival giunto alla XX edizione nella convinzione che il pensiero filosofico e le esperienze artistiche siano patrimonio comune di civiltà e di ascolto rispettoso anche fra lontani e proposta che ancora una volta si sviluppa in coerenza con l'onorificenza al merito ottenuta dalla Presidenza della Repubblica per l'impegno sociale e culturale.

Il confronto su un tema come quello del visibile e dell'invisibile rappresenta la nuova sfida di un festival che ha visto negli ultimi anni anche Regione Lombardia e la Fondazione Comunitaria del Varesotto condividere un filo conduttore che porta a questa nuova edizione che è dedicata, ancora una volta, all'incontro con testimoni della contemporaneità e che, nel contempo, non si sottrae al bisogno di progettare il futuro nella consapevolezza del presente.

L'iniziativa, che da sempre sposa la logica della rete culturale che unisce un territorio di area vasta interprovinciale in una progettualità condivisa, offre esperienze di carattere filosofico, artistico – musicale, teatrale, visivo e fotografico - grazie alle quali si permette a tutti, dal bambino all'adulto, dall'esperto al semplice curioso, di confrontarsi con la riflessione filosofica e di farlo attraverso modalità interattive e innovative senza snaturare la complessità della teoresi.

Il Festival promuove infatti la diffusione delle relazioni fra arte e filosofia generando un circuito virtuoso che coinvolge molte città oltre a Gallarate, dove si colloca il nucleo organizzativo dell'Associazione Culturale del Teatro delle Arti. Infatti molte realtà hanno accolto la sfida di condividere un progetto culturale nel quale le esperienze del teatro, del cinema, della musica, della scrittura e delle arti figurative sono proposte come veicolo di riflessione, di pensiero e di comunicazione aperta e rispettosa delle diversità ideologiche e culturali.

Avvalendosi di patrocini illustri - la Fondazione del Varesotto, oltre al Centro di Promozione della Legalità della provincia di Varese e quindi anche il MIUR Ufficio regionale Lombardia, gli enti locali e universitari coinvolti e, non da ultimo, la Società Filosofica Italiana sezione Varesina, Filosofarti è esempio di una cultura che si fa rete e co-progetta con le diverse realtà emergenti nella cultura cittadina e provinciale un prodotto coerente e dinamico, in grado di portare la filosofia alla gente, senza deludere le aspettative degli specialisti. Un modello, questo, che ha fatto scuola nel territorio.

Ed ecco allora che Filosofarti genera una 'piazza' che, anche se dovesse essere virtuale, sarà viva per permettere di esprimere diverse visioni del mondo e di discutere idee non necessariamente contrapposte, avviando uno stile di ascolto e di onestà intellettuale che porta alla riconsiderazione dei valori di cittadinanza entro i quali risiedono i capisaldi della convivenza civile.

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